Investigare su una persona in autonomia è un reato?

Investigare su una persona in autonomia, si può fare? Cosa si rischia?

Investigare su una persona in autonomia, ad esempio su un eventuale tradimento all’interno di una coppia, ha un prezzo elevato in ambito giuridico, soprattutto se si viola la privacy del proprio partner.

Spesso, infatti, accade che a causa delle moderne tecnologie, facilmente reperibili, si proceda a spiare con regolarità la propria compagna o compagno. Molto utilizzate sono telecamere, microspie, registratori, GPS spesso di provenienza asiatica.

L'interferenza nella vita altrui non è consentita

Eppure, l’articolo 615.bis del Codice penale prevede il reato di illecita interferenza nella vita altrui in presenza di telecamere:

Chiunque, mediante l’uso di strumenti di ripresa visiva o sonora, si procura indebitamente notizie o immagini attinenti alla vita privata nei luoghi indicati nell’articolo 614, è punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni”.

Anche l’articolo 616 del Codice Penale prevede la punizione di questo reato, citando il controllo sulla “corrispondenza”. In particolare, parliamo di quella epistolare, telegrafica, telefonica, informatica o telematica, o effettuata con qualsiasi altra forma di comunicazione a distanza. Quindi, chiunque carpisce il contenuto di una corrispondenza chiusa o a lui non diretta, oppure la distrugge o cancella, è punibile con la reclusione fino a 1 anno o una multa fino a 516 €. Anche svelare il contenuto della corrispondenza costituisce reato, punibile con la reclusione fino a 3 anni.

Esercizio abusivo della professione: le sanzioni

Inoltre, esercitare abusivamente la professione d'investigatore privato è un reato punibile ai sensi dell’art 348 del Codice Penale, che chiarisce:

“Chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la multa da euro 10.000 a 50.000".

Fingersi professionisti di varia natura, infatti, è un reato molto grave, che va a minare la fiducia della collettività. La gravità consta anche della truffa che ne deriva, come precisato dall’art. 640 del Codice penale:

“Chiunque, con artifizi o raggiri, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la multa da euro 51 a 1.032.”

Compiere un'indagine al posto di un professionista può comportare, inoltre, anche altre violazioni tra cui la famosa violazione della privacy, o la condotta di atti persecutori e molestie.

Quali sono, dunque, le conseguenze dell’abuso di professione investigativa? Scopriamolo insieme.

Investigare in modo autonomo è rischioso

Se installate telecamere anche sul luogo di lavoro del coniuge, o futuro coniuge, e se nascondete telecamere nell’abitazione comune, potreste ricevere una denuncia dalla stessa persona oggetto dell'indagine "privata".

Chi trova telecamere nascoste nelle stanze della casa da un coniuge geloso, infatti, può rivolgersi a un professionista per investigare nel senso opposto. Infatti, chi è in possesso di regolare Licenza Prefettizia potrà verificare l’entità dell’infrazione, dialogare con le forze dell’ordine e circoscrivere fatti, luoghi e termini del reato, per poter sporgere denuncia e tutelare la privacy.

Se vuoi investigare su una persona in modo lecito, o vuoi denunciare il comportamento irrispettoso di un cittadino che abusa degli strumenti di sorveglianza, puoi rivolgerti a un vero professionista e risolvere una spiacevole situazione. Se hai dubbi, quindi, contattaci cliccando qui.